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Visualizzazione dei post da 2013

Trattamento contabile dei beni inferiori a 516,46 euro

I beni materiali di importo inferiore a 516,46 euro possono concorrere a formare il reddito d'impresa nell'anno in cui sono stati acquisiti senza essere ammortizzati. Quindi se avete fatto acquisti di questo tipo potete decidere di ammortizzarli oppure no anche in base alle risultanze contabili e a ragionamenti di convenienza. Diciamo che se di convenienza si può parlare si parla anche di numeri davvero piccoli che però possono cambiare le situazioni di bilanci che movimentano piccoli fatturati. Vediamo quali sono questi ragionamenti. 1)Si può decidere di ammortizzare il bene, quindi questo entrerà secondo le quote di riferimento nella competenza dell'anno. 2)Si può decidere di non ammortizzare il bene. In questo caso le scritture contabili possono essere diverse: 2a)Se il bene non è ammortizzato entra totalmente in CE, il suo costo compete tutto all'anno in questione e quindi riduce l'utile. A questo punto sarà opportuno inserire il bene nel libro cespiti e...

Breve carrellata di siti crowdfunding

Mi è capitato ultimamente che una startup che seguo abbia tentato la strada del crowdfunding. Se anche voi volete rivolgervi al pubblico per raccogliere denaro avete a disposizione diverse piattaforme ma se siete italiani avete qualche vincolo in più. Ecco una breve carrellata delle principali: -Kickstarter è la piattaforma di crowdfunding più grande. E' attiva dal 2009 e muove numeri imponenti, basti pensare che più di 5 milioni di persone hanno finora finanziato più di 50.000 progetti creativi, fa impressione vero? Logico che vista la sua fama chi sceglie di provare il crowdfunding pensi proprio a pubblicare il progetto su Kickstarter. Questa piattaforma però più delle altre presenta vincoli. Anzitutto la creazione del progetto è attualmente disponibile solo per persone che risiedono in modo permanente negli Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda e che soddisfano certi requisiti. Quindi a meno che non abbiate amici o parenti che possano presentare il p...

Come funziona il crowdfunding

Il Crowdfunding è, molto semplicemente, la raccolta di denaro tramite una piattaforma web. Se volete ricorrere al crowdfunding dovete avere un progetto/un'idea e non dovete per forza essere un'impresa o avere una partita iva per pubblicarla, potete essere anche dei semplici cittadini. Il concetto è semplice: permettere a chi non ha le risorse finanziarie, o anche a chi non vuole mettere solo soldi suoi nel proprio progetto, di ricercare tra gli utilizzatori del web chi crede nell'idea e vuole metterci del denaro. Chi carica il progetto deve stabilire il periodo di tempo in cui l'idea rimane pubblicata e poi deve definire il goal, ossia la cifra che gli occorre per avviare/completare il suo progetto, questa sarà pubblicata sul sito e sarà la soglia di riferimento per affermare, al termine del periodo di tempo scelto, se l'idea è stata finanziata o meno. Il crowdfunding quindi è un ottimo strumento per varie ragioni. Anzitutto permette di confrontarsi con il merca...

Startup innovative nuovi requisiti

Sono cambiati i requisiti per richiedere l'iscrizione al Registro delle Startup innovative. I più importanti cambiamenti riguardano l'importo percentuale delle spese di ricerca e sviluppo che devono essere effettuate che scende dal 25% al 15% , considerate sempre rispetto al maggior valore tra costo e valore della produzione, e la possibilità di rientrare nel regime agevolato avendo una percentuale di personale impiegato in possesso di laurea magistrale uguale o superiore ai 2/3 della forza lavoro complessiva.

Versamento del 25% del capitale sociale per le srl: nuove norme

Con il D.L. n. 76/2013, convertito in legge n. 99/2013, si sono introdotte nuove norme relativamente alla costituzione delle s.r.l. In particolare mi riferisco all'obbligo, abolito dalla legge sopra citata, di effettuare in apposito conto corrente vincolato, il versamento del 25% del capitale sociale. Il versamento di tali decimi dovrebbe, e dico dovrebbe perché la legge non è molto chiara su questo punto, essere effettuato nelle mani dell'amministratore all'atto della costituzione. Quindi i soci e gli amministratori (soci o non soci) dovranno essere tutti presenti alla costituzione della società. In questa sede i soci dovranno consegnare fisicamente agli amministratori i decimi che devono versare, questo può essere fatto con assegno circolare o con contanti (solo qualora la somma da versare non superi i 1.000 euro). Gli amministratori, con i versamenti alla mano, potranno quindi aprire il c/c intestato alla società saltando il precedente passaggio che prevedeva l...

Acquisto stufa a pellet: quale legge indicare per la detrazione

Acquistando una stufa a pellet si può oggi richiedere una detrazione in sede di dichiarazione dei redditi, come fare? Anzitutto, oltre alla fattura del fornitore che vi ha venduto la stufa occorre presentare, a chi vi redige il 730, e allegare allo stesso anche copia del bonifico con cui avete pagato la stufa stessa. Attenzione qui alla causale da indicare! Recatevi in banca e chiedete di fare bonifico che indichi il riferimento alla legge per la quale chiedete la detrazione. Alcune banche non hanno aggiornato i propri gestionali e propongono riferimenti a leggi non più in vigore. Voi avete invece due opzioni: - legge 296/2006 per avere la detrazione del 65% in riferimento al risparmio energetico - art. 16/bis del TUIR se invece richiedete la detrazione del 50% in riferimento alla ristrutturazione Nel primo caso (legge 296/2006) dovrete inviare all'enea di Pescara la classificazione energetica della casa (metratura, cubatura, tipologia pavimenti e serramenti ecc.) effettuate da...

Capitalizzazione del software 2 - Quali costi posso capitalizzare

Non tutti i costi possono essere capitalizzati in relazione allo sviluppo di un software. Secondo OIC 24 solo i seguenti oneri possono essere capitalizzati nell'ambito del software: 1) gli stipendi del personale che si è occupato di sviluppare e lavorare direttamente sul progetto avente ad oggetto la realizzazione del software (il lavoro del personale deve essere documentato ad esempio attraverso schede di lavoro che indichino i tempi di lavoro dedicati al progetto per ciascun dipendente coinvolto) 2) costi esterni direttamente imputabili al progetto software. I costi indiretti non sono capitalizzabili.

Redditometro: comunicazione dei finanziamenti dei soci

Entro il 12 dicembre prossimo, i privati che hanno finanziato in qualità di soci (e anche i loro familiari) la società da loro partecipata lo dovranno segnalare. Al momento l'omessa comunicazione o l'errata compilazione sembra possa comportare solo la sanzione residuale di 258,00 euro. Il motivo della segnalazione ha lo scopo di evidenziare eventuali posizioni non congrue ai fini del redditometro. Si pensi ad esempio a un soggetto Sig. A che effettua un finanziamento di euro 50.000,00 alla società da lui partecipata, a fronte di un reddito dichiarato di 20.000,00 euro. L'Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere al Sig. A dove sia riuscito a reperire la somma di 50.000,00 euro e, in assenza di spiegazioni, potrebbe fare un accertamento da redditometro.

Capitalizzazione del software

Immaginiamo di avere una società che sostiene 5.000 euro di costi per realizzare un software. Questo software verrà utilizzato per 5 anni. Quali sono le scritture per ammortizzare il bene in questione? 1) anzitutto registro la fattura di acquisto diversi A fornitore 6.100 spese per servizi 5.000 iva a credito (22%) 1.100 2) poi capitalizzo il costo costo software A incrementi immobilizzazioni interne 5.000 (immobilizzazione immateriale di SP) ("ricavo" di CE) In questo modo annullo il costo in conto economico. 3) ammortizzo il bene ammortamento software A costo software 1.000 QUINDI In SP avrò il bene iscritto in B.II.4 immobilizzazioni immateriali per 4.000 perché al netto del fondo (5.000 - 1.000) In CE vedrò l'ammortamento per 1.000 euro.

Esempio di calcolo delle imposte anticipate sull'avviamento.

Poniamo di avere un avviamento da iscrivere in bilancio per 100.000 euro. Decidiamo di ammortizzarlo in 5 anni, quindi avremo 100.000/5 = 20.000 in bilancio. Dal punto di vista fiscale invece la deducibilità sull'avviamento è ammessa nell'ordine dei 1/18 all'anno. Quindi possiamo dedurre fiscalmente 100.000/18 = 5.555,56 euro. Sulla differenza tra 20.000 e 5.555,56 calcolo le imposte anticipate. In bilancio quindi, alla voce imposte anticipate, ponendo un'aliquota del 31,4%, scriverò per 5 anni: 14.444,44 (31.4%) = 4535,56 euro. Alla fine dell'ammortamento, all'anno 6, inizierò ad avere variazioni in diminuzione del reddito fino all'anno 18 per la quota di ammortamento pari a 1/18 quindi 5.555,56.

Se apro partita iva? (2)

Dopo avere scoperto i requisiti per accedere al regime dei minimi agevolato state continuando a porvi la domanda fatidica: apro la partita iva? Vediamo i vantaggi di questo regime. E' un regime fiscalmente agevolato perché invece di pagare l'IRPEF allo Stato, alla Regione e al Comune secondo le aliquote fissate dai singoli enti, pagate un forfait pari al 5%. Per calcolarlo basta che facciate ricavi - costi e sul risultato ottenuto applichiate il 5%, questo è quello che andrete a pagare. Questo regime vi permette di fatturare senza iva. Naturalmente le tasse che dovrete sostenere non si limitano a questo 5%, dovrete comunque tenere in considerazione il pagamento dell'INPS. Per calcolare quanto vi costerà la vostra previdenza fate sempre ricavi - costi e su questo calcolate il 28%. Questa è l'aliquota applicata dall'INPS nel caso in cui non versiate altri contributi ossia non abbiate altri contratti in essere oppure non versiate ad altre casse professionali che...

Se apro partita iva? (1)

A tanti viene in mente questa domanda, sia che abbiano già un lavoro sia che non ce l'abbiano. Oggi c'è la possibilità di usufruire del regime dei minimi, lo chiamerei dei super minimi! e' un regime fiscale di sicuro vantaggio creato ad hoc per cercare di limitare la dilagante disoccupazione italiana. Magari ne avete già sentito parlare, ad ogni modo vediamo velocemente le caratteristiche e i requisiti: caso 1 - nuova apertura di partita iva. Mettiamo il caso che oggi decidiate di aprire la vostra partita iva. Se avete i seguenti requisiti allora potete usufruire del regime agevolato: - nel triennio precedente non dovete aver esercitato attività artistica, professionale o d'impresa, anche in forma associata o familiare - non state proseguendo un'attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l'attività precedentemente svolta consista nel praticantato professionale. Questo requisito non si applica a ...

Richiamo dei decimi

Attenzione alle modalità con cui vengono richiamati i decimi. A me è capitato ultimamente che una società ha fatto assemblea dei soci, redigendo relativo verbale, per richiamare l'intero capitale sociale. Poi, dato che due dei soci volevano vendere le proprie quote (parlo di una s.r.l.), non hanno versato la loro quota in attesa di essere liquidati dal socio entrante. La comunicazione in CCIAA dell'avvenuto cambiamento a società con capitale sociale i.v. non è stata fatta nei termini e quindi è stata applicata sanzione amministrativa pari a euro 20,00.

Start-up innovative e lavoro

Le imprese che grazie al Decreto Sviluppo hanno la possibilità di iscriversi al Registro delle Start-Up Innovative beneficiano di alcune disposizioni inerenti la contrattualistica per instaurare rapporti di lavoro subordinato caratterizzato da maggiore flessibilità operativa sopratutto nella fase di avvio dell'impresa. La startup potrà assumere personale con contratti a tempo determinato della durata minima di 6 mesi e massima di 36 mesi. All’interno di questo arco temporale, i contratti potranno essere anche di breve durata e rinnovati più volte. Dopo 36 mesi, il contratto potrà essere ulteriormente rinnovato una sola volta, per un massimo di altri 12 mesi, e quindi fino ad arrivare complessivamente a 48 mesi. Dopo questo periodo, il collaboratore potrà continuare a lavorare in startup solo con un contratto a tempo indeterminato. La norma è scritta anche in modo da contrastare il rischio di finte Partite IVA passati i 48 mesi. Fatto salvo un minimo tabellare, è lasciato alle p...

Perdita in una società a responsabilità limitata semplificata

Il capitale legale minimo di una s.s.r.l. è 1 euro, in caso di perdita quindi non si deve scendere al di sotto di questo limite. Anche per le s.s.r.l. si applica però l'articolo 2447 c.c. quindi la società non può perdere per oltre 1/3 del capitale sociale. In questo caso la perdita deve essere ripianata attraverso un versamento soci ma, per questo tipo di società, i tempi sono allungati di un anno. Ai soci è data quindi la possibilità di provvedere a ripianare la perdita avendo a disposizione un anno in più. Questo è un vantaggio perché: - si parla di perdita nel capitale di una SRL quando il valore del patrimonio netto risulta inferiore al capitale di riferimento sottoscritto quindi - se nel secondo anno la società va bene e riesce a fare un utile e questo è sufficiente a ripianare la perdita del primo anno allora i soci non dovranno fare il versamento per ripianare la perdita del primo anno.

Compenso amministratori

Gli amministratori, per i compensi corrisposti nell'anno, ricevono il cud. Se gli amministratori non hanno altri redditi non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi a meno che non intendano richiedere rimborsi per spese sostenute nell'anno e di cui hanno diritto. Questi possono decidere se fare il 730 o l'unico. La differenza sta nel fatto che ricorrendo al 730 il rimborso richiesto e dovuto viene percepito subito, con la prima busta paga successiva alla dichiarazione quindi già a luglio; nel secondo caso invece il rimborso può essere utilizzato per compensare altre tasse. Se l'importo corrisposto è di poche migliaia di euro potrebbe darsi che la casella che riporta l'imposta irpef sia a zero. In questo caso, non avendo un credito da vantare, sarà inutile compilare la dichiarazione dei redditi perché le spese sostenute non daranno diritto a rimborsi. Nel caso l'amministratore percepisca altri compensi dovrà fare la dichiarazione dei redditi s...

Start-Up innovative - II parte -

Le agevolazioni a disposizioni di chi si iscrive nel registro start-up innovative durano 4 anni e riguardano solo le società costituite dal 20/10/2008 in avanti. I soci devono essere in maggioranza persone fisiche e questo requisito deve essere mantenuto per 24 mesi consecutivi. La società NON deve essere nata da spin-off di altra società. La sussistenza dei requisiti deve essere provata attraverso autocertificazione. Sono applicabili anche DEROGHE al diritto societario. Ad esempio in caso di perdita che superi il limite legale le azioni possono essere ritardate di 1 anno. Inoltre per le S.R.L. le quote del capitale sociale possono attribuire diritti diversi, possono offrire prodotti finanziari, possono acquistare quote proprie per incentivare le persone con interessi verso la società.

Problemi per l'iscrizione delle imprese al registro start-up innovative (STI)

Leggendo tra le righe degli articoli pubblicati in merito alle start-up innovative, fumosi per ciò che riguarda l'operatività spiccia ossia il "come" si fa ad effettuare l'iscrizione, sono giunta alla conclusione si debba utilizzare lo strumento ComUnica, non senza problemi (esperienza personale). Il ComUnica è infatti strumento di comunicazione unico verso tutti gli Enti (AE, Inail, Inps). La comunicazione di iscrizione al Registro start-up innovative interessa però essenzialmente la Camera di Commercio e in particolare il Registro Imprese, nello spedire la comunicazione barrate comunque tutti gli enti, anche se a loro la comunicazione non interessa, altrimenti non riuscirete ad inoltrarla. Logicamente le varie telefonate fatte agli enti per capire il funzionamento dell'invio della comunicazione (la CCIAA competente aveva rigettato la pratica) hanno messo in luce il fatto che i singoli enti sono stati abbandonati nella gestione di questa assoluta novità e non ...

Start-up innovative (cosidette STI)

Interessante possibilità per le start-up che rispettano i criteri del Decreto Sviluppo - bis o Restart Italia (D.L. n.179/2012). Con questo decreto viene istituito il "Registro delle Start Up Innovative" all'interno delle Camere di Commercio. Analizziamo quali sono i vantaggi derivanti dall'iscrizione : - Risparmio delle spese della Camera di Commercio attraverso l'esenzione dal pagamento dei diritti di segreteria, dell'imposta di bollo e del diritto annuale; - Interessanti agevolazioni per chi investe nella start-up innovativa grazie a una detrazione d'imposta del 19% (innalzata al 25% se la start-up è a vocazione sociale o si occupa di innovazione in ambito energetico) per le persone fisiche e a una deduzione (variazione in diminuzione del reddito imponibile) del 20% per le persone giuridiche (anche in questo caso aumentata del 27 % se l'investimento riguarda una start-up è a vocazione sociale o si occupa di innovazione in ambito energetico);...

Acconto iva per i contribuenti mensili

Ecco i metodi di calcolo dell'acconto iva. Si sceglie in base alla convenienza quale applicare. Lo spiego con un esempio. Il nostro contribuente liquida mensilmente l'iva. Metodo storico: Il mese di dicembre 2011 ha un debito iva di 10.000 euro 88% di 10.000 euro = 8.800 euro Metodo previsionale: Si fa una previsione per il mese di dicembre. Stimo, consultando il contribuente, le operazioni che si ritiene saranno effettuate fino al 31 dicembre. Di solito si adotta quando il contribuente ha rilevato/stimato/intuito che il suo giro d'affari rispetto l'anno precedente è diminuito. Assumiamo che così facendo si ottenga un presunto debito di 8.000 euro. 88% di 8.000 euro = 7.040 euro Metodo analitico: Si rilevano le operazioni effettuate dal 1 al 20 dicembre. Si considera quindi tutto quanto è stato annotato sul registro delle fatture emesse (tutte le fatture emesse dal 1 al 20 dicembre), sul registro delle fatture degli acquisti (tutte le fatture ricevu...