I beni materiali di importo inferiore a 516,46 euro possono concorrere a formare il reddito d'impresa nell'anno in cui sono stati acquisiti senza essere ammortizzati.
Quindi se avete fatto acquisti di questo tipo potete decidere di ammortizzarli oppure no anche in base alle risultanze contabili e a ragionamenti di convenienza. Diciamo che se di convenienza si può parlare si parla anche di numeri davvero piccoli che però possono cambiare le situazioni di bilanci che movimentano piccoli fatturati. Vediamo quali sono questi ragionamenti.
1)Si può decidere di ammortizzare il bene, quindi questo entrerà secondo le quote di riferimento nella competenza dell'anno.
2)Si può decidere di non ammortizzare il bene. In questo caso le scritture contabili possono essere diverse:
2a)Se il bene non è ammortizzato entra totalmente in CE, il suo costo compete tutto all'anno in questione e quindi riduce l'utile. A questo punto sarà opportuno inserire il bene nel libro cespiti e quindi considerarlo nella dichiarazione dei redditi.
2b)Molti commercialisti decidono di non ammortizzarlo in più anni e di imputarlo nel solo anno di acquisto iscrivendo però il bene in SP e rettificandolo con il relativo fondo.
Ad esempio un bene del valore di 100 euro verrà iscritto in attivo SP per 100 euro ma il fondo che lo rettifica sarà sempre 100 quindi il bene, già nel primo anno, è iscritto a 0. E' come se si ammettesse l'esistenza di un'aliquota di ammortamento pari al 100%. La problematica più rilevante è però che questi beni di poco valore vanno, se così iscritti, ad incrementare il patrimonio della società. Diciamo che la società X ha acquistato un pc del valore di 400 euro. Questo entra nel patrimonio della società. Quando non funziona più però questo bene viene gettato via. A questo punto come si può procedere correttamente ad eliminare il bene?
Quindi se avete fatto acquisti di questo tipo potete decidere di ammortizzarli oppure no anche in base alle risultanze contabili e a ragionamenti di convenienza. Diciamo che se di convenienza si può parlare si parla anche di numeri davvero piccoli che però possono cambiare le situazioni di bilanci che movimentano piccoli fatturati. Vediamo quali sono questi ragionamenti.
1)Si può decidere di ammortizzare il bene, quindi questo entrerà secondo le quote di riferimento nella competenza dell'anno.
2)Si può decidere di non ammortizzare il bene. In questo caso le scritture contabili possono essere diverse:
2a)Se il bene non è ammortizzato entra totalmente in CE, il suo costo compete tutto all'anno in questione e quindi riduce l'utile. A questo punto sarà opportuno inserire il bene nel libro cespiti e quindi considerarlo nella dichiarazione dei redditi.
2b)Molti commercialisti decidono di non ammortizzarlo in più anni e di imputarlo nel solo anno di acquisto iscrivendo però il bene in SP e rettificandolo con il relativo fondo.
Ad esempio un bene del valore di 100 euro verrà iscritto in attivo SP per 100 euro ma il fondo che lo rettifica sarà sempre 100 quindi il bene, già nel primo anno, è iscritto a 0. E' come se si ammettesse l'esistenza di un'aliquota di ammortamento pari al 100%. La problematica più rilevante è però che questi beni di poco valore vanno, se così iscritti, ad incrementare il patrimonio della società. Diciamo che la società X ha acquistato un pc del valore di 400 euro. Questo entra nel patrimonio della società. Quando non funziona più però questo bene viene gettato via. A questo punto come si può procedere correttamente ad eliminare il bene?
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