Dal 17 marzo prossimo i soggetti passivi IVA residenti in Italia non dovranno più emettere autofattura per i SERVIZI intracomunitari acquisiti ma dovranno integrare la fattura ricevuta. L'integrazione avviene con l'applicazione dell'IVA all'importo netto riportato in fattura secondo l'aliquota IVA idonea. Quindi chi acquista servizi e beni all'interno della Comunità Europea non dovrà più produrre l'autofattura. La fattura ricevuta va registrata entro 15 giorni dal suo ricevimento e la fattura si registra sia nel registro IVA acquisti sia nel registro IVA vendite. Per i servizi acquistati extra UE rimane invece l'obbligo di produrre autofattura.
I beni materiali di importo inferiore a 516,46 euro possono concorrere a formare il reddito d'impresa nell'anno in cui sono stati acquisiti senza essere ammortizzati. Quindi se avete fatto acquisti di questo tipo potete decidere di ammortizzarli oppure no anche in base alle risultanze contabili e a ragionamenti di convenienza. Diciamo che se di convenienza si può parlare si parla anche di numeri davvero piccoli che però possono cambiare le situazioni di bilanci che movimentano piccoli fatturati. Vediamo quali sono questi ragionamenti. 1)Si può decidere di ammortizzare il bene, quindi questo entrerà secondo le quote di riferimento nella competenza dell'anno. 2)Si può decidere di non ammortizzare il bene. In questo caso le scritture contabili possono essere diverse: 2a)Se il bene non è ammortizzato entra totalmente in CE, il suo costo compete tutto all'anno in questione e quindi riduce l'utile. A questo punto sarà opportuno inserire il bene nel libro cespiti e...
Commenti
Posta un commento