Se avete un impiego e desiderate avviare un'altra attività magari vi può fare comodo sapere alcune di queste informazioni. Se percepite il bonus Renzi potreste perderlo nel caso in cui il vostro reddito diventa superiore ai 26.000 euro (fino ai 24.000 euro il bonus è pieno e dai 24.000 ai 26.000 ricalcolato). Io consiglio di aprire l'attività, possibilmente una società di capitali (srl/srls) e vedere come va. Nel caso in cui nell'anno non si è fatturato molto può convenire lasciare il tutto in società, in dichiarazione non si dichiarano redditi aggiuntivi e non si perde il bonus. Intanto avete fatto una prova e non avete perso comunque nulla. Se invece si è già fatturato bene allora si potranno inserire i nuovi redditi in dichiarazione e da conguaglio si pagherà quanto è stato percepito impropriamente come bonus Renzi.
Le spese sostenute per nome e per conto del cliente sono fatturabili senza IVA. Infatti, secondo l'art. 15 della legge IVA (D.P.R. 633/72), solo le spese che sono anticipazioni per nome e per conto del cliente possono essere riportate in fattura senza IVA mentre le forfettizzazioni di spese devono essere ivate. Faccio due esempi: 1)Quando il commercialista deposita il bilancio d'esercizio sostiene un costo per nome e per conto del suo cliente quindi inserisce tale costo in fattura senza ivarlo. Quindi vedremo scritto € 127,00 senza IVA secondo quanto disposto dall'art. 15 del D.P.R. 633/72 perché la Camera di Commercio competente addebita tale importo allo Studio. 2)Quando invece un'azienda inserisce in fattura un rimborso spese chilometrico deciso forfait (ad esempio 0,20 € per km percorso) deve ivare tale costo se non ha a disposizione un piè di lista attendibile con intestazioni corrette delle relative fatture. L'importo va ivato perché non ci sono documenti c...
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